Saturday 1 December 2007

I delfini e le nostre priorita'

Un post di Beppe Grillo dell'altro giorno mi ha fatto riflettere sul concetto di priorita'.
Il post era dedicato ai delfini di Capo Verde. A quanto pare se ne sono spiaggiati 300, forse a causa del disorientamente causato dal sonar dei sommergibili americani che stazionano intorno a Capo Verde.

Ovviamente mi dispiace per i delfini, ma non e' forse il caso di darsi delle priorita'? Con tutti i problemi che abbiamo da queste parti, se ci preoccupiamo anche dei delfini di capo verde finiremo per parlare di tutto e per non risolvere niente.

Interessarsi dei problemi del mondo e' bello ed onorevole. Ma occorre essere pratici e darsi degli obiettivi, ordinati per importanza.
Se in casa nostra c'e' una perdita dai tubi del gas e noi non mangiamo da una settimana, cosa facciamo? Semplice: primo ripariamo il tubo del gas per evitare che la casa esploda; poi cerchiamo di procurarci del cibo. Solo alla fine, quando il resto e' sistemato, ci interessiamo di discutere dell'annoso problema dei parcheggi nel nostro quartiere.

E allora perche' non applichiamo lo stesso principio anche in Italia? Perche' non c'e' un partito politico capace di scrivere un programma in dieci punti (e solo dieci) da risolvere in via prioritaria, mentre tutto il resto viene gestito ma rimane in secondo piano?

E pensare che in Italia di problemi da prioritizzare ne avremmo parecchi: dalla lunghezza dei processi alla violenza negli stadi; dal precariato sul lavoro, alla pressione fiscale; dagli sprechi nelle amministrazioni pubbliche, al sistema pensionistico.
Abbiamo addirittura 6000 morti all'anno sulle strade. Seimila! E' meglio che il governo risolva questo, o che si interessi di sistemare la questione arabo-israeliana?

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