Tuesday 11 December 2007

Alitalia, Montezemolo approva: toccatevi

Luca Cordero di Montezemolo ha dichiarato oggi di appoggiare l'operazione di acquisto di Alitalia da parte di AirOne (sponsorizzata da un pool di banche: Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Goldman Sachs).

Montezemolo spiega la sua approvazione al progetto citando due motivazioni fondamentali:
1) Il mantenimento del marchio.

Una delle forze del nostro Paese è rappresentata dai marchi. Dobbiamo stare molto attenti, in momenti in cui il paese ha bisogno di non perdere ulteriore credibilità nel mondo, a far venir meno dei marchi importanti come Alitalia.
Caro Montezemolo, i marchi che l'Italia deve mantenere sono quelli che la rendono orgogliosa, non quelli che la fanno vergognare. Sarebbe meglio investire nel mantenimento di Rocco Siffredi, che almeno ci fa fare bella figura.
Alitalia e' generalmente considerata una pessima compagnia aerea, con un personale stra-pagato e gli aerei spesso fermi per sciopero (o, se non c'e' lo sciopero, perennemente in ritardo). Quella del mantenimento del marchio e' solo la scusa che servira' a chiedere piu' fondi e/o piu' supporto statale per evitare gli esiti disastrosi di una gestione economica impossibile. Parliamoci chiaro: Alitalia, per sopravvivere, deve combattere usando le stesse armi dei suoi concorrenti: prezzi bassi e servizio efficiente. Ma tutto cio' e' impossibile con le spese folli del baraccone.

2) Il valore della compagnia.
Mi sembra ci sia una grande banca italiana di dimensioni internazionali e alcune importanti banche internazionali e un imprenditore che ha dimostrato di saper fare bene il proprio mestiere come Toto con Air One: è un pacchetto importante che può aprirsi ad accordi mirati internazionali, con sinergie che possono aumentare il valore della compagnia.
Caro Montezemolo, l'unico accordo che puo' tenere in piedi il carrozzone e' un accordo di collaborazione con il mago Otelma.
Le "sinergie" devono servire ad aumentare la redditivita' di una societa' che riesce gia' a tenersi in piedi da sola, non essere l'unico elemento portante della sua salute.

La realta' dei fatti, purtroppo, e' che cosi' com'e' Alitalia non sara' mai in grado di essere un'azienda in utile. Avra' sempre bisogno dello Stato, non riuscira' mai a competere sui prezzi e sulla qualita'.
La soluzione e' una sola: Ristrutturazione. Il che vuol dire la rinuncia alle tratte meno redditizie, una nuova politica commerciale, meno sprechi. E anche meno personale.

Forse punta a questo Montezemolo, quando chiude il suo discorso:
"Credo ci siano tutte le condizioni imprenditoriali e finanziarie per poter fare una buona operazione per il paese e per Alitalia a cui tutto il sistema paese deve contribuire".
Caro Luca Cordero, sarebbe bello se ci spiegassi in che modo il sistema paese dovrebbe contribuire (ancora) alle sorti di un'azienda privata. A me, senza pensare troppo, ne viene in mente uno: Cassa Integrazione. Ci ho azzeccato?

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