Monday 26 November 2007

Alcune questioni aperte...

In Italia abbiamo il vizio di dimenticare in fretta. Dimetichiamo noi, dimenticano i giornali, dimenticano i politici.
Gli episodi finiscono nel dimenticatoio e nessuno si prende mai le responsabilita' di quello che combina.

Volete qualche esempio?

1) Il Deputato Mele.
Cosimo Mele e' un deputato dell'UDC, il partito che fa della difesa dei valori della famiglia il suo grido di battaglia. E lui, sposato ed in attesa del quarto figlio, sa ovviamente bene quali siano questi valori.
Il 28 luglio 2007, infatti, Mele partecipa ad un festino erotico in un'hotel di Roma. Ospiti, due prostitute e tanta cocaina. Cosi' tanta che una delle due ragazze (Francesca Zenobi) si sente male e lui e' costretto a chiamare un ambulanza. Questo fatto fa diventare di dominio pubblico una vicenda che altrimenti sarebbe rimasta anonima.
E bravo Mele! Gli amici al bar forse gli farebbero i complimenti per questa performance. Ma non siamo al bar e ovviamente lo sputtanamento e' grande.
Mele cerca di dare la sua versione dei fatti per minimizzare l'accaduto, forse aspettandosi anche i complimenti per l'onesta' quando sostiene che di essere uscito allo scoperto per evitare speculazioni politiche a danno del partito.

"Ho parlato con il mio segretario, gli ho offerto le mie dimissioni se sono necessarie a salvaguardare il partito."
Il Partito le accoglie subito e lo scarica.
Ma questo basta? Salvaguardare un gruppo politico dimettersi da esso non e' poi cosi' difficile. Ma gli elettori? Mele non ci pensa proprio a salvaguardare le persone che l'hanno eletto per il suo grande attaccamento ai valori della famiglia. Il suo posto da deputato se lo tiene stretto - probabilmente lo stipendio gli serve per pagare i regali per farsi perdonare dalla moglie.
Risultato? Il Rocco Siffredi della bouvette e' ancora al suo posto.


2) Il senatore a vita Colombo.
Il senatore Emilio Colombo nel novembre 2003 finisce invischiato in un caso di spaccio di cocaina. Nel corso di un'indagine della Procura di Roma, viene arrestato uno spacciatore di nome Giuseppe Martello mentre sta per consegnare della droga a Montecitorio. Destinatario, secondo le prime indagini, dovrebbe essere il vice ministro Gianfranco Micciche'', che nega. Altre persone vengono arrestate, compresi due finanzieri, parte della scorta di Colombo. Pochi giorni dopo, Colombo esce allo scoperto. Alla veneranda eta' di 83 anni, sostiene di essere il destinatario di quella cocaina. "Ne faccio uso da un anno, un anno e mezzo", racconta, "per uso terapeutico". Quale sia il valore terapeutico della cocaina e' tutto da dimostrare (ci provo' Freud, alla fine del secolo scorso, diventando cocainomane a sua volta). In ogni caso, l'arzillo vecchietto non ci ha pensato proprio a dare le dimissioni. E pensare che ricopre un incarico, quello di senatore a vita, che dovrebbe fargli venire un minimo di vergogna. Il senatore Colombo e' ancora al suo posto, contribuendo ad aumentare il numero di cocainomani del nostro parlamento.
Se un cane antidroga si presenta a Montecitorio, gli va in tilt il naso, e poi si arrende (Daniele Capezzone)

3) Il senatore Selva.
Il 10 giugno 2007, il senatore Gustavo Selva e' atteso negli studi televisivi de "la7" per un'intervista in diretta. E' in ritardo, ma non si perde d'animo: si inventa un malore e si fa trasportare agli studi televisivi da un'ambulanza.
E se qualcuno ne avesse davvero avuto bisogno?
Invece di rendersi conto della stupidita' di una "furbata" del genere e stare per lo meno zitto, l'ingengoso MacGyver di Palazzo Madama se ne vanta sorridendo proprio durante la trasmissione televisiva.
Segue il solito polverone di polemiche, mentre Selva cerca di difendersi dicendo di aver avuto davvero un malore e di "non aver neppure detto che ero un senatore" (gli infermieri invece diranno: ci ha minacciati di licenziamento). Alla fine, ovviamente come da copione, Selva annuncia che presentera' le dimissioni al Senato. Fini, che evidentemente capisce l'importanza di avere in sede legislativa un uomo dotato di tanta inventiva, replica "spero che non le accettino".
Indovinate cosa succede?
Il MacGyver di Palazzo Madama e' ancora al suo posto
.

In altri paesi (per esempio, in Inghilterra) casi del genere sarebbero stati tutti i giorni sui giornali, fino a far dimettere tutti e tre.
In Italia, a parte il solito polverone iniziale, nessuno ne ha piu' parlato. Ancora una volta, un flop.

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