Sunday 25 November 2007

Rai, Mediaset e gli inciuci d'Italia

In Italia capita molto spesso di pensare male di qualcosa o qualcuno. La dietrologia e' uno sport nazionale. Ma e' sbagliato: la dietrologia era uno Sport. Da quando la tecnologia ci ha regalato la possibilita' di intercettare le telefonate, quello sport e' diventato una scienza. Ormai e' stato verificato con certezza quasi matematica che "a pensar male si commette peccato ma spesso ci si azzecca".

Questa volta le intercettazioni telefoniche hanno confermato quello che in molti pensavano a proposito della televisione e della concorrenza tra i poli televisivi.
Vertici Mediaset sono stati pizzicati mentre discutevano di programmazione e controprogrammazione con vertici Rai.
Alla faccia della concorrenza.

E' urgente che ci sia una riforma del sistema televisivo. Dobbiamo allontanarci dal duopolio attuale (che, viste le ultime notizie, sembra piu' essere un monopolio). E' necessario che nuovi imprenditori entrino nel settore, in modo da aumentare la concorrenza e l'offerta. La concorrenza stessa fara' in modo che ci sia piu' controllo sul mercato e che inciuci del genere non si ripetano.

Cosa possiamo fare?
1) Impedire che uno stesso soggetto possieda piu' di una televisione (per lo meno nello spettro in chiaro).
2) Abolire il canone televisivo un vero e proprio furto soprattutto considerando la qualita' dei programmi che la tv pubblica produce. Con gli stessi soldi ognuno di noi potrebbe sottoscrivere pacchetti nelle tv a pagamento e vedere davvero programmi di qualita'.
3) Privatizzare immediatamente la Rai.

Invece, con il solito Flop italiano, cosa succedera'?
1) Berlusconi affermera' che rinunciare alle sue televisioni comportera' un danno per il paese ed una perdita di posti di lavoro. Entrambe false: I posti di lavoro verranno mantenuti dai nuovi entranti. Inoltre, se canale 5 non produrra' piu' lo show del bagaglino sara' una perdita per il paese?
2) I partiti politici sosterranno l'importanza della RAI come servizio pubblico. Diranno che il fine e' mantenere una qualita' elevata (altrimenti programmi come l'isola dei famosi non ci sarebbero, sai che perdita), ma ovviamente il vero motivo e' che la Rai gli serve per muovere l'informazione e pilotare l'opinione pubblica.
3) Verra' promulgata una legge contro le intercettazioni telefoniche, cosi' politici, manager e furbetti del quartierino potranno continuare a fare le loro telefonate e parlare in pace senza che l'Italia sappia mai quello che si sono detti.

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