Tuesday 20 November 2007

5 ragioni per sostituire l'attuale classe politica

1) Inaffidabili
Tutti i politici, prima delle elezioni, si ritrovano ad esporre i punti del loro programma. Spiegano cosa vorrebbero fare,perche', fanno promesse, dando per scontato il raggiungimento degli obiettivi. Ma e' davvero cosi'? Nessuno fa mai un bilancio dell'operato dei partiti per verificare se effettivamente abbiano realizzato cio' che avevano promesso. Berlusconi ando' in TV a firmare il "contratto con gli italiani". Un'ottima iniziativa (anche dal punto di vista del marketing) con cui si impegno' a realizzare una serie di punti, in cui credeva cosi' tanto da promettere di non ricandidarsi se non fosse riuscito a realizzarne almeno 4 su 5. Ovviamente non li ha realizzati (lo stesso stratega americano che gli aveva suggerito di usare il "contratto" lo critico' dicendo che si era impegnato cosi' poco da aver svilito l'idea stessa di quel contratto). Ovviamente, come sappiamo bene, Berlusconi non ci ha pensato proprio a non ricandidarsi e anzi ha appena fondato un nuovo(?) partito.
Dall'altra parte non va tanto meglio. La sinistra ha presentato un programma politico di quasi 300 pagine - sufficientemente lungo da sembare valido e sufficientemente noioso da non essere letto (e rivalutato). Anche in questo caso, un'altra efficace strategia di marketing. Anche in questo caso, risultati alla mano, un'altro flop. Di questa classe politica non possiamo fidarci per niente.

2) Vecchi
Guardiamoci intorno. Nel resto dell'Europa, i policiti sono "giovani". Non solo in termini di eta' anagrafica (Sarkozy ha poco piu' di 50 anni, Gordon Brown ne ha 56 etc) quanto soprattutto in termini di voglia di fare, dinamismo, energia. Adesso guardiamo i nostri. Berlusconi ha passato i 70 - ed e' di gran lunga il piu' dinamico del gruppo, se non altro per il suo passato imprenditoriale (o e' per il fatto che suonava sulla navi?). Di Prodi non vale nemmeno la pena di ricordare l'eta', ma solo che Beppe Grillo lo ha ribattezzato Valium. Andreotti e' in parlamento dai tempi dell'assemblea costituente, ovvero da piu' di 50 anni. Se i nostri leader sono vecchi, non potranno fare altro che riproporre un vecchio modo di governare, con vecchi schemi e vecchie priorita'.

3) Inefficaci
I nostri politici soffrono di "poltronite". Si attaccano alle loro poltrone come - e peggio - delle cozze su uno scoglio. Se voi foste tanto preoccupati della vostra sorte, della vostra poltrona, del vostro posto da ministro che vi da visibilita' e potere, come passereste il vostro tempo? Risposta facile: come fanno i nostri ministri. Partecipereste a mostre, seminari e convegni, fareste presenza in tutti i posti in cui e' possibile farsi notare, cerchereste di apparire su giornali e telegiornali. Insomma fareste continuamente marketing di voi stessi per cercare di rimanere dove siete. I nostri politici fanno esattamente questo. Tra dire, fare, baciare, lettera e testamento, i politici fanno il "dire" anziche' il fare. E l'italia fa testamento.

4) Troppi
Il nostro parlamento e' composto da 630 deputati e 315 senatori. Numeri elevati che avevano forse ragione d'essere solo in passato, quando si voleva garantire un approccio lento e savio alla formulazione delle leggi dopo anni di fascismo, dittatura, leggi decise dal singolo.
Oggi, a 50 anni di distanza, questa regola non vale piu'. Con tutte queste teste da mettere d'accordo, il parlamento e' lento ed inefficace. L'assenteismo alla Camera ed al Senato e' elevato, e forse questo e' il motivo per cui e' importante che i parlamentari siano in tanti: cosi' riescono a darsi il cambio in parlamento. Ma cosa li teniamo a fare quasi mille parlementari (piu' il rispettivo entourage)? Ci costano un sacco di soldi e - considerata l'italica tendenza a voler dire la propria - ostacolano e rallentano l'iter delle leggi. Inoltre, la maggior parte dell'azione legislativa e' svolta da commissioni parlamentari, che propongono testi e norme che i parlamentari si limitano ad approvare o emendare. Ancora una volta: abbiamo davvero bisogno di tutta questa gente?

5) Avidi
Questa davvero non credo di doverla spiegare. I nostri policiti vogliono il potere. Vogliono farsi vedere in TV, dire la propria, essere l'ago della bilancia per le sorti di un governo. Gli interessi privati (propri o delle persone a loro vicine) sono importanti quanto quelli della nazione. I favori ed il clientelismo fanno parte della giornata tipo. La telefonata per aiutare l'amico e' inserita in agenda cosi' come gli appuntamenti istituzionali - ma probabilmente queste sono piu' in basso in ordine di priorita'. L'interesse per scalate bancarie e per le sorti dei mercati finanziari e' legata piu' al tornaconto personale ("ho aiutato questo imprenditore, ora finanziera' la mia campagna elettorale") che al reale interesse per lo sviluppo del paese. Potrei andare avanti per ore...ma non c'e' bisogno che lo faccia, vero?

Un paio di note prima di finire:
a) di ragioni per sostituire la nostra classe politica ce ne sarebbero ben piu' di 5, ma non posso mica scrivere un post di 400 pagine!
b) credo ancora che ci sia qualcuno che faccia questo lavoro con impegno e passione. Diciamo che l'1% dei politici non rientra in questa lista. Avro' esagerato con la percentuale?

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