Thursday 22 October 2009

Segnalazioni, non raccomandazioni

La faccenda e' abbastanza semplice: durante le indagini sull'ARPAC di Napoli, la Guardia di Finanza sequestra un computer nella segreteria dell'ex direttore generale che contiene un file con 665 nomi.
Sono i nomi di 'raccomandati' all'assunzione, con l'indicazione di quale politico li ha segnalati.

"Si tratta - si legge nell'ordinanza emessa dal gip Alfano - di raccomandati veri e propri che rispetto ad altri aspiranti privi di sponsor, disponevano della segnalazione di un referente politico che determinerà, nella maggior parte dei casi l'assunzione in violazione delle norme".
Tra questi politici, sbucano tra gli altri i nomi di Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo, la quale (anche per altre ipotesi di reato) viene addirittura sottoposta ad un provvedimento cautelare: non puo' dimorare in Campania o provincie limitrofe.

I soliti malpensanti potrebbero prendere per oro colato le parole di questo giudice, evidentemente di sinistra.
Per fortuna Clemente Mastella, da persona specchiata qual e', ha immediatamente rilasciato dichiarazioni in cui afferma di non aver fatto nulla: "la mia famiglia e' una famiglia per bene", "abbiamo le mani pulitissime".
Un giornalista di Repubblica gli chiede:
Ma lei si è fatto un'idea di questa inchiesta? Si parla di raccomandazioni, di liste di clienti, perfino di corruzione.
"Assolutamente no. Mi sembra tutto impossibile".
Poi, per dimostrare che lui non e' malvagio come lo dipingono, precisa di aver fatto qualche nome, ma solo per una questione di bonta':
Ho segnalato povera gente che aveva difficoltà a trovare lavoro, e comunque ho fatto meno segnalazioni dell'Idv. Io, da quello che apparirebbe, ne ho fatte 26; l'Idv con i suoi rappresentanti, senatoriali oggi e consiglieri regionali, ne ha fatte 27.
Capito? Intanto non e' lui il peggiore di tutti, e poco importa che le sue segnalazioni (26) sommate a quelle della moglie (12) portino il totale della famiglia Mastella a 38 nomi.
E poi, non si tratta di raccomandazioni, ma di segnalazioni.
C'e' differenza tra zuppa e pan bagnato.

Lo sappiamo bene che l'apparenza inganna: un premier va con una prostituta e le da una busta con i soldi. Ma non e' un pagamento, e' un regalino.
Una prostituta va con l'Onorevole Mele (rischiando anche di morire nel corso del festino erotico); lui le da 500 euro, e lei precisa ai giornalisti: 'macche' pagata! Mi ha fatto un regalo'.

L'apparenza inganna. Ha capito, Maresciallo? Per questo glielo ripeto, io andavo piano! E' il muro che mi e' venuto addosso!

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