Tuesday 6 May 2008

5 contro 1 con lo sconto

Qualche giorno fa, un gruppo di persone ha picchiato a morte un ragazzo veronese, colpevole di aver risposto "No" alla richiesta di una sigaretta.
Fortunatamente la polizia e' stata velocissima nell'identificare I colpevoli (rei confessi) e spero che passino il resto dei loro giorni in carcere.

Ci sono pero' due cose che non mi vanno giu', in questa vicenda.
1. Il movente politico.
Sin dall'inizio, I 5 ragazzi colpevoli di omicidio sono stati descritti come simpatizzanti di estrema destra. I giornali sono stati particolarmente attenti a questo punto, quasi cercassero di dimostrare che alla base di quest'atto di violenza pura vi fosse una motivazione politica. Non capisco - e' come se un omicidio non fosse abbastanza 'succulento' per la stampa. Ci vuole un altro aggettivo, qualcosa in piu' che lo renda tragico al punto giusto. Come se aver ucciso una persona non fosse abbastanza ripugnante. Come se senza un'aggravante (politica in questo caso) non si raggiungesse un "livello di colpa" sufficientemente alto da fare presa sulla gente.

2. L'omicidio preterintenzionale. Spetta al medico legale definire il tipo di omicidio. Se le ferite risulteranno molto violente, il capo di imputazione sara' omicidio volontario. Altrimenti si trattera' di omicidio preterintenzionale. Questo mi fa venire i brividi. Un omicidio preterintenzionale e' un "omicidio per sbaglio". Vuol dire che chi ha ucciso non aveva intenzione di provocare la morte della vittima. Va bene per una scazzottata tra due persone che finisce in tragedia. Mi chiedo, pero', come facciano 5 persone che ne aggrediscono una a potersi garantire questo beneficio.

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