Wednesday 13 February 2008

Gli 11 punti di Di Pietro.

Negli ultimi giorni, Di Pietro ha pubblicato il suo programma elettorale.
11 punti, a suo dire condivisi con Veltroni e posti come requisito per entrare in coalizione con il Partito Democratico.

Buona idea, se non altro e' un inizio.

Purtroppo il programma cosi' com'e' e' troppo generico:

  1. Manca completamente una lista di interventi pratici (ad esempio: "Efficienza della macchina della Giustizia" che vuol dire?? in che modo vuoi intervenire?)
  2. Mancano obiettivi misurabili. Come facciamo a sapere se i risultati sono stati raggiunti? Non va bene dire "Diminuzione del carico fiscale sulle imprese". Bisogna dire di quanto scendera'. 10%? 30%?
  3. Mancano obiettivi "finali". Parlare di "Inasprimento delle pene per reati economici e di falso in bilancio" va bene, ma cosa vogliamo ottenere? Non solo modificare l'articolo del codice penale, spero. Probabilmente vogliamo ottenere una riduzione del numero di reati di falso in bilancio. Anche in questo caso, vanno fissati obiettivi numerici (vedi punto 2)
In ogni caso, Di Pietro sta facendo un buon lavoro. La discussione e' aperta, su internet, e spero che prenda visione di tutti i commenti lasciati dai navigatori. Io ho provato poco fa a lasciare i miei, ma il sito non funzionava. Riprovero', ma nel frattempo commentero' qui, un po' alla volta, i vari punti del programma.

1) Lavoro.
Miglioramento della legge 30 (percentuale massima di precari in azienda al 10%, detassazione rispetto al lavoro dipendente). Sbagliato. Il lavoro temporaneo e' una risorsa importante per le aziende, e non deve essere meno costoso. Anzi, deve essere pagato di piu', proprio perche' consente una maggiore flessibilita'. Dunque, nessuna detassazione per le aziende, e stipendi piu' alti per i lavoratori. Allo stesso modo, non devono essere previsti tetti massimi. Se un'azienda vuole lavorare con il 30% di lavoratori temporanei, perche' non dovrebbe poterlo fare? Paghera' stipendi piu' alti, ovviamente. Il lavoro temporaneo - ricordiamocelo - deve essere una risorsa anche per i lavoratori: se e' pagato piu' del lavoro normale, potrebbe essere addirittura una scelta di vita: scelgo di specializzarmi nella flessibilita' - guadagno di piu', cambio azienda piu' spesso, divento capace di integrarmi e produrre piu' in fretta.

Definizione di agevolazioni per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Giusto...ma quali? I giovani devono essere incentivati a creare le loro imprese. Dunque, via tutte le magagne burocratiche con relativi costi. Per fondare una societa' dovrebbero bastare cinque minuti e due firme, non migliaia di euro in tasse e spese notarili. Fare business e' difficile, cerchiamo di renderlo semplice per lo meno dalla parte burocratica!

Inasprimento delle pene per i titolari di aziende che non garantiscono la sicurezza dei lavoratori. Sbagliato. Le leggi ci sono gia', il punto e' che non vengono applicate. Anziche' perdere tempo in parlamento a far modificare le leggi, perche' non facciamo fare piu' controlli?

Insomma, c'e' un po' di strada da fare. Ma apprezzo il tentativo di parlare davvero con la gente. Speriamo solo che Veltroni non l'abbia preso per i fondelli...

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